20 Marzo 2014
Ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2022

Saremo due mamme

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In Spagna le donne omosessuali hanno pieno diritto di essere madri

“La donna potrà essere utente o ricevente delle tecniche di riproduzione assistita indipendentemente dal suo stato civile e orientamento sessuale”. Questo è quanto sancito dall’articolo 6 della Legge Spagnola sulle Tecniche di Riproduzione Assistita, ai sensi della quale tutte le donne maggiorenni hanno accesso a suddette tecniche per ottenere la gravidanza. Presso Eugin lo sappiamo e ci atteniamo alla legge: ti aiutiamo a realizzare il tuo sogno di diventare mamma.

In Eugin, ogni giorno, riceviamo donne che desiderano rimanere incinte, tra cui le donne il cui partner è una donna. “La maggior parte delle pazienti conosce le opzioni e si rivolge alla clinica con un desiderio molto chiaro: che le aiutiamo a ottenere la gravidanza”, afferma la dott.ssa María Jesús López, specialista di riproduzione assistita.

Lo scenario più consueto è che durante la prima visita con il medico, la coppia abbia già ben chiaro chi si sottoporrà al trattamento: “È una riflessione che fanno prima”, spiega la dottoressa. “Nella maggior parte dei casi è la donna più giovane che desidera rimanere incinta”, assicura, “ma qualora fosse la donna più grande a voler seguire il trattamento, si procede con questa opzione, purché sia clinicamente possibile”.

La scelta della tecnica

Alla prima visita con il medico si stabilirà, in base all’età della donna ed alla sua anamnesi, la tecnica di riproduzione assistita da seguire: inseminazione artificiale o fecondazione in vitro. Tra gli aspetti medici da valutare, si prende in considerazione la riserva ovarica – la quantità e la qualità degli ovociti – e il fattore tubarico, ovvero lo stato delle tube di Falloppio.

Se i valori medici sono nella norma e se la donna è giovane, si consiglierà un’inseminazione artificiale. Qualora il numero di ovociti negli ovai fosse leggermente basso o la qualità degli stessi fosse di poco inferiore – sia per l’età, sia per la presenza di un problema tubarico – si consiglierà di effettuare una fecondazione in vitro con i propri ovociti . In caso di menopausa, di un numero ridotto di ovociti negli ovai o un’età superiore ai 45 anni, si indicherà una fecondazione in vitro con ovociti di donatrice.

Il donatore di sperma

In ogni caso, questi trattamenti verranno effettuati con lo sperma di un donatore. “Come sceglierete il nostro donatore di sperma? È una delle domande più frequenti che mi pongono le pazienti”, spiega la dott.ssa López. “Ovviamente, il responsabile di scegliere il donatore è l’equipe medica della Clinica, come previsto dalla Legge e come lo facciamo in Eugin”, assicura. Tuttavia, le future mamme possono decidere, durante la prima visita, con chi delle due il donatore deve condividere le caratteristiche fenotipiche – razza, tipo di capelli, colore degli occhi e della pelle-. Il donatore può dunque avere caratteristiche simili alla donna che rimane incinta o alla sua partner.

Inoltre, per le coppie in cui entrambe volessero rimanere incinte, esiste un’altra possibilità: condividere il medesimo donatore di sperma. “In questo modo”, dice la dottoressa, “i due figli avranno le stesse informazioni genetiche da parte del donatore di sperma”. “La maggior parte delle donne ignora questa opzione quando si rivolge alla clinica e la accoglie di buon grado”, conclude.

“La donna potrà essere utente o ricevente delle tecniche disciplinate dalla presente Legge indipendentemente dal suo stato civile e orientamento sessuale”

“Qualsiasi donna maggiorenne e con piene facoltà di agire potrà essere ricevente o utente delle tecniche disciplinate dalla presente Legge, purché abbia dato il proprio consenso all’utilizzo per iscritto e in modo libero, consapevole ed esplicito”

Articolo 6 della Legge Spagnola 14/2006 sulle Tecniche di Riproduzione Umana Assistita

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