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La scelta del sesso del figlio nei trattamenti di riproduzione assistita per motivi che non siano terapeutici non è consentita dalla legge spagnola
In Spagna, si continuerà a rivolgere la classica domanda a una donna incinta “è maschio o femmina?”.
Prima di iniziare un trattamento di riproduzione assistita, alcune coppie si chiedono se sia possibile scegliere il sesso del neonato. Alcuni preferiscono un maschio, altri una femmina. Nella maggior parte dei casi le motivazioni sono personali e non rispondono a necessità terapeutiche.
In questi casi la legge spagnola, come nella maggior parte dei paesi europei, è molto chiara: la scelta del sesso del nascituro per motivi cosiddetti “sociali” non è permessa, anzi, è considerata una “violazione molto grave”.
Malattie legate al cromosoma sessuale
Alcune malattie ereditarie si trasmettono dai genitori ai figli mediante i geni che costituiscono il cromosoma sessuale, quello che determina il sesso del neonato. È il caso di malattie gravi, quali la sindrome dell’X fragile, l’emofilia o la distrofia muscolare di Duchenne.
Fino a qualche anno fa, per evitare che i bambini nascessero con malattie ereditarie correlate al sesso, si selezionavano gli embrioni da impiantare nell’utero della donna in base al cromosoma sessuale. Così, sapendo per esempio che una malattia avrebbe colpito i figli maschi di una coppia portatrice della malattia, si scartavano tutti gli embrioni con cromosoma maschile, consapevoli che poteva essercene anche qualcuno sano.
La DGP, una tecnica rivoluzionaria
Fortunatamente, il progresso delle tecniche in materia di riproduzione assistita ha permesso di raggiungere livelli di precisione tali per cui attualmente non è più necessario scartare embrioni in base al cromosoma sessuale. Ciò è reso possibile grazie alla Diagnosi Genetica Preimpianto (DGP) che permette di analizzare le cellule di un embrione e identificare il gene portatore di una malattia.
In questo modo si individuano gli embrioni sani a prescindere dal cromosoma sessuale.
In Spagna, nessun centro medico può effettuare la selezione del sesso per eliminare il rischio di trasmissione di malattie, poiché è possibile rilevare il gene che causa la malattia mediante tecniche avanzate quali la DGP”, assicura il dott. Albert Obradors, responsabile del laboratorio della Clinica Eugin. Oggi, la scelta del sesso per evitare la trasmissione di malattie si effettua come ultima opzione e solo ed esclusivamente nei casi di malattie rarissime di cui non si consoce il gene che le causa.
È maschio o femmina? Molte mamme continueranno a non volerlo sapere fino al giorno della nascita.