22 Maggio 2015

La Riproduzione Assistita: un mondo che cambia

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15 anni dopo il mio ultimo trattamento, oggi con due figli già adolescenti, ricordo quei giorni e quanto allora fosse tutto diverso.

La Riproduzione Assistita: un mondo che cambia

Sono passati 15 anni dal mio ultimo trattamento di fecondazione in vitro e dal momento in cui dissi addio alla clinica di Riproduzione Assistita. Come madre di due bambini nati da questi trattamenti –entrambi adolescenti- ricordo spesso quei giorni e quanto allora fosse diverso seguire un trattamento di fertilità. Sono stati fatti grandi passi in avanti per quanto riguarda l’offerta di trattamenti disponibili, così come il miglioramento dei tassi di successo. Ma quello che probabilmente è cambiato di più dalla prospettiva del paziente sono gli atteggiamenti rispetto alla Riproduzione Assistita.

Un tema privato

Sebbene l’anno 2000 non sembri così lontano, in realtà quando accettammo di aver bisogno della fecondazione in vitro per concepire, la gente non parlava di alterazioni della fertilità né di trattamenti in modo così aperto come lo fa oggi. Ricordo che un amico si sorprese del fatto che andassimo ‘così lontano’ per avere un bambino. Inoltre, all’epoca io non conoscevo nessun altro che avesse fatto una FIV.

Parecchi anni dopo venni a sapere che una coppia di colleghi di lavoro aveva seguito un trattamento di Riproduzione Assistita nello stesso periodo in cui lo seguimmo noi, ma entrambi lo mantenemmo in segreto.

In quell’epoca, i bambini nati dalla fecondazione in vitro si chiamavano ancora “bambini in provetta”, e ovviamente, avere un bambino concepito in questo modo dava molto di che parlare. Negli ultimi 15 anni, la quantità di persone che ricorrono a trattamenti di Riproduzione Assistita è aumentata rapidamente e non si considera più insolito realizzare una FIV o una donazione di ovociti.

Accesso all’informazione

Forse il cambiamento più straordinario è stato l’accesso all’informazione. All’epoca tanta gente non aveva ancora internet a casa, e diversamente da quanto succede oggi, era impensabile disporre di tanta informazione su tutti gli aspetti collegati all’infertilità e ai trattamenti esistenti in un solo clic.

Ai quei tempi, era praticamente impossibile sapere che cosa significasse seguire un trattamento di fertilità dal punto di vista del paziente, e questo per me rappresentò una grande sfida quando ebbi chiaro che avrei avuto bisogno di aiuto per concepire. L’unica informazione su fecondazione in vitro proveniva dalla stessa clinica o da pubblicazioni di specialisti medici. I miei dubbi erano quelli che ha qualsiasi donna in questa situazione: faranno male le iniezioni?, come ti fanno sentire i farmaci?, che cosa sentirò durante l’estrazione degli ovociti?, come combinerò il lavoro e il trattamento?…

Nel mio caso non riuscii a trovare risposte a queste domande da nessuna parte, e questo fu quello che mi portò a scrivere libri su fertilità dall’esperienza di chi vive in prima persona un trattamento di Riproduzione Assistita.

Terapie, coach e trattamenti olistici

Un altro grande cambiamento avvenuto negli ultimi 15 anni è stato l’aumento del numero di professionisti che offrono terapie complementari e di vocazione olistica. Tra questi troviamo anche maestri di yoga, coach o nutrizionisti centrati nell’ambito della fertilità. La lista di persone che promuovono diversi approcci ai problemi di fertilità è infinita, e come paziente, può essere difficile sapere a chi affidarsi e a che cosa credere.

Quando mi sottoposi alla FIV, l’unico consiglio di salute che ricevetti fu quello di non fumare né ubriacarmi! Adesso, invece, le donne che iniziano un trattamento sono bombardate da ogni tipo di raccomandazioni su cosa mangiare e cosa no, che cosa fare e cosa no. Da una parte, è di molto aiuto ricevere un appoggio così grande, ma, da un altro lato essere paziente poteva risultare più semplice 15 anni fa, quando non c’era una quantità tale di informazioni da assimilare e a cui cercare di dare un senso.

Nonostante tutto, le differenze fondamentali durante questi ultimi 15 anni sono positive: l’offerta di trattamenti è migliorata, più persone possono accedere all’aiuto dei centri specializzati e oggi è molto più probabile terminare il trattamento con il risultato desiderato.

Kate Brian
Scrittrice e giornalista
Kate Brian è giornalista, scrittrice e autrice di quattro libri sulla maternità e l’infertilità, tra cui The Complete Guide to IVF. Kate inizia a scrivere sull’infertilità dal punto di vista delle pazienti dopo aver seguito lei stessa un trattamento di fecondazione in vitro.
Attualmente Kate collabora con vari media in qualità di esperta di fertilità e scrive il proprio blog in cui apporta le ultime notizie e i punti di vista su tematiche associate alla fertilità, nonché consigli utili e risorse per chi sta cercando di avere un figlio.

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