Le coppie che decidono di affrontare un percorso di fecondazione assistita – o, in termini più corretti, un trattamento di riproduzione medicalmente assistita (PMA) – possono scegliere di rivolgersi a una struttura sanitaria pubblica, ossia accessibile attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, oppure privata, come Eugin.
Sebbene la decisione sia motivata da molteplici fattori, tutti rispettabili, è bene sottolineare che i tempi di attesa per iniziare il trattamento – una discriminante cruciale per moltissime coppie – cambiano sensibilmente tra queste due categorie.
Nel caso delle strutture sanitarie pubbliche che erogano trattamenti di PMA, si stima che i tempi di attesa varino ad esempio da tre mesi a due anni per il primo ciclo, a seconda della regione italiana di appartenenza. Il percorso, in questo caso, avverrà prima di tutto tramite una visita conoscitiva iniziale durante la quale verrà valutata la fattibilità del trattamento e le possibili tecniche da applicare. Successivamente, sarà necessario il rilascio di un certificato di accesso compilabile solo attraverso un centro pubblico.
La lista di attesa è presente, in particolare, per le tecniche di PMA di II livello (o di riproduzione assistita eterologa), in cui uno o entrambi i gameti appartengono a una donatrice o a un donatore esterni alla coppia: si tratta di trattamenti più complessi che vengono intrapresi quando le tecniche di primo livello (o di riproduzione assistita omologa, che prevedono l’impiego di ovocita e spermatozoo provenienti dai due partner) non permettono di ottenere i risultati desiderati a causa della sterilità permanente di uno o entrambi i membri della coppia.
Nel caso in cui l’equipe medica ritenesse queste tecniche le uniche applicabili, la coppia verrà inserita in un apposito registro che riporta la lista d’attesa. L’inserimento in lista d’attesa potrebbe, in alcuni casi, avvenire inoltre soltanto dopo che la coppia ha completato tutti gli accertamenti medici richiesti dall’equipe che si occuperà del trattamento.
La data del primo ciclo di trattamento di fecondazione assistita sarà riportata sulla cartella ambulatoriale (sia digitale che cartacea) della coppia.
Per quanto riguarda invece le strutture sanitarie private che si specializzano nei trattamenti di PMA, la lista d’attesa per iniziare il percorso si riduce notevolmente o, nel caso di Eugin, si azzera del tutto, offrendo ai possibili futuri genitori la possibilità di massimizzare tempo e risorse da investire in questa importante fase della loro vita.
Eugin: nessuna lista d’attesa per accedere al trattamento di fecondazione assistita
Uno dei tanti vantaggi di rivolgersi ad Eugin per la ricerca di una gravidanza è che non esiste alcuna lista d’attesa per accedere al trattamento di procreazione medicalmente assistita. Ciò significa che ogni coppia sarà accompagnata nel proprio percorso secondo le tempistiche più adeguate alle proprie esigenze, anche quando queste comportano un inizio immediato del trattamento.
Inoltre, laddove l’equipe medica di Eugin indicasse come ottimale un trattamento di PMA eterologa, la coppia potrà disporre del programma di donazione di ovociti più grande d’Europa (Eudona®), che permette di ottenere la donatrice più adatta entro pochi giorni.
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