10 Dicembre 2022

Fecondazione artificiale: cos’è e quando può essere utile

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Il termine “fecondazione artificiale” è molto spesso utilizzato per indicare genericamente la procreazione medicalmente assistita (PMA). Con essa ci si riferisce all’insieme di tecniche e procedure mediche che possono essere messe in atto per ricreare le condizioni”artificiali” di incontro tra l’ovocita e lo spermatozoo, per favorire l’ottenimento di un embrione che poi darà una gravidanza.

Come senza dubbio saprai, la fecondazione artificiale è suggerita alle coppie che non riescono a concepire in modo naturale e che, di conseguenza, presentano problematiche legate alla fertilità. Abbiamo parlato in modo più dettagliato di PMA nell’approfondimento che puoi leggere a questa pagina.

Quando la fecondazione artificiale potrebbe essere la risposta?

Rispetto al passato, ricorrere alla fecondazione artificiale per ottenere una gravidanza è diventata una pratica sempre più diffusa e socialmente accettata, non soltanto in virtù della maggiore accessibilità delle cure e della loro sicurezza, ma anche perché le problematiche di fertilità non sono, purtroppo, infrequenti.

È importante in tal senso tenere a mente che la specie umana si caratterizza per una delle percentuali di riproduzione più basse tra tutte le specie viventi: la possibilità che una giovane coppia presumibilmente fertile ha di raggiungere naturalmente una gravidanza attraverso rapporti sessuali non protetti e mirati per un periodo di almeno un mese non supera infatti il 20%.

La fecondazione artificiale può pertanto rivelarsi la soluzione ottimale quando:

  • La gravidanza naturale non arriva, nonostante un periodo prolungato di rapporti sessuali non protetti (un anno o sei mesi per le coppie in cui la partner femminile ha più di trentacinque anni).
  • Esistono problematiche di infertilità già diagnosticate per uno o entrambi i membri della coppia.
  • La coppia che desidera ottenere una gravidanza ha raggiunto un’età avanzata (superiore ai trentacinque anni) che potrebbe inficiare la possibilità di concepire naturalmente, o quantomeno diminuirla in modo drastico.
  • Nella partner femminile sono presenti fattori specifici che potrebbero condizionare l’ottenimento della gravidanza, come alterazioni ormonali o tubariche, patologie uterine, malattie genetiche o sistemiche.
  • Nel partner maschile sono presenti fattori specifici relativi alle caratteristiche quantitative e qualitative degli spermatozoi, che potrebbero condizionare la potenzialità fecondante.

In tutti questi casi, è sempre altamente consigliato rivolgersi a un centro di procreazione medicalmente assistita come Eugin per ricevere supporto e valutare le possibili opzioni percorribili.

Fecondazione artificiale in Italia: le leggi di riferimento

Per quanto riguarda le tecniche di fecondazione artificiale attualmente disponibili in Italia, la principale legge a cui fare riferimento è la 40/2004, denominata “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”. Essa riferisce che il ricorso alle tecniche di fecondazione artificiale è consentito per favorire la risoluzione di problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall’infertilità “qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci” per rimuovere tali cause.

Questa normativa, che di fatto regolamenta il ricorso alle tecniche di PMA nel nostro Paese, ha subito nel corso degli anni diverse modifiche e può oggi essere riassunta come segue:

  • In Italia, possono ricorrere alla fecondazione artificiale soltanto le coppie infertili di maggiore età, di sesso diverso, coniugate o conviventi e in età potenzialmente fertile.
  • La condizione di infertilità o sterilità della coppia che intraprende il percorso di PMA deve essere certificata da un medico.
  • L’accesso è consentito anche alle coppie fertili con malattie genetiche trasmissibili al bambino, grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 2015.
  • Sia per le coppie fertili che per quelle infertili, è autorizzata la diagnosi genetica preimpianto per individuare possibili anomalie genetiche a carico dell’embrione e, di conseguenza, procedere al transfer dei soli embrioni sani.
  • È autorizzata la possibilità di ricorrere alle tecniche di fecondazione eterologa per le coppie eterosessuali.
  • È autorizzata la crioconservazione degli eventuali embrioni in eccesso, che potranno essere utilizzati in caso di successivi trattamenti o qualora il primo impianto si rivelasse inefficace.

Ad oggi, le coppie che desiderano ottenere una gravidanza hanno a disposizione un “arsenale” di tecniche mediche altamente specializzate per realizzare il loro sogno: Gruppo Eugin è presente in tutta Italia con le sue cliniche per accompagnarti nel tuo percorso verso la genitorialità, con attenzione, competenza e le migliori tecnologie.

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