
Donazioni di ovociti in Italia: cosa dice la legge in proposito? L’ovodonazione prevede un pagamento per chi la effettua o si tratta di un servizio offerto in modo rigorosamente gratuito, per aiutare altre donne a ottenere una gravidanza? Quali sono i rischi?
Continua a leggere per scoprire le risposte alle principali domande che vengono poste ai nostri specialisti in merito alla donazione di ovociti in Italia.
- In che modo Eugin seleziona la donatrice di ovociti
- Come si sincronizzano i cicli ormonali
- Quanti embrioni vengono trasferiti?
- Quando avrà luogo il tuo transfer di embrioni
- Ovodonazione in Italia: cosa dice la legge
In che modo Eugin seleziona la donatrice di ovociti
Lavoriamo con un gruppo di donatrici sane di età compresa fra i 20 e i 35 anni compiuti e le selezioniamo in base alla loro somiglianza fisica con la ricevente di ovociti. Verificheremo il fenotipo e le caratteristiche fisiche di entrambe con le foto a colori che chiediamo o facciamo alle pazienti quando vengono alla clinica e la scheda fenotipica compilata il giorno della prima visita.
A norma di legge, in Eugin effettuiamo un’assegnazione personalizzata tra donatrice e ricevente, cercando di ottenere la massima similitudine fenotipica e immunologica. La donazione di ovociti li è totalmente anonima.
Attualmente, grazie all’esistenza di test genetici, possiamo eseguire un’assegnazione tra sperma e ovociti di donatrice che permette di minimizzare il rischio di trasmissione di malattie genetiche al futuro bebè.
Come si sincronizzano i cicli ormonali
Esistono vari protocolli per la sincronizzazione della ricevente e della donatrice. Essenzialmente si tratta di farmaci noti quali estradiolo e progesterone, che vengono dati secondo una sequenza ben determinata alla ricevente.
In particolare quando sarà raggiunto uno spessore endometriale sufficiente, faremo iniziare l’assunzione del progesterone e dopo alcuni giorni si procederà con il transfer.
Quanti embrioni vengono trasferiti?

In generale, trasferiamo uno o due embrioni idonei. Il numero viene personalizzato in base a giorno di sviluppo degli embrioni, storia clinica della coppia e caratteristiche cliniche della ricevente.
Quanto alla valutazione degli embrioni che trasferiamo, essa avviene in laboratorio, e consiste in una valutazione morfologica delle diverse fasi del loro sviluppo, nella quale si tiene conto di vari parametri. Tali parametri sono: il numero di cellule, le dimensioni e la simmetria delle stesse, la frammentazione, ecc. In base a questi criteri i biologi li classificano in due gruppi: idonei o non idonei al trasferimento e vengono trasferiti solo gli embrioni idonei.
Non vogliamo mettere in pericolo la tua vita o quella dal tuo bambino e vogliamo evitare la necessità di eseguire una riduzione embrionale, che è causa di molti disturbi psicologici o perdite fetali involontarie.
In Eugin diamo la massima importanza allo stato di salute della madre e del bambino ed è per questo che in accordo alle principali linee guida clinica, è fortemente raccomandato perseguire la gravidanza singola.
Quando avrà luogo il tuo transfer di embrioni
La clinica propone i trasferimenti dopo alcune settimane di trattamento a base di estrogeni. Le tempistiche per il transfer di embrioni sono quindi piuttosto rapide per tutte le nostre pazienti.
Ovodonazione in Italia: cosa dice la legge

In Italia, la fecondazione eterologa è un trattamento di PMA possibile dal 2014, ossia a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che, di fatto, ha abrogato il divieto, previsto dalla Legge 40/2004, di rivolgersi a un donatore esterno alla coppia per ottenere una gravidanza.
Ciò significa che l’ovodonazione è attiva anche in Italia, seppure con alcune restrizioni: può infatti accedere alla donazione di ovociti soltanto la donna la cui infertilità è causata da una serie di fattori specifici.
Secondo la normativa, tali casistiche includono:
- Menopausa chirurgica con asportazione delle ovaie
- Altre cause iatrogene, come ad esempio i trattamenti chemioterapici
- Menopausa precoce o esaurimento della funzione ovarica
- Scarsa qualità della riserva ovarica della donna
- Assenza congenita delle ovaie, ad esempio per patologie come la Sindrome di Turner
- Altre condizioni che compromettono la capacità riproduttiva della partner femminile
- Rischio di trasmissione di malattia genetica al nascituro
- Ripetuto fallimento di altre tecniche di fecondazione assistita omologa
- Ripetuto mancato attecchimento ormonale (poliabortività sine causa)
In questi casi, è possibile accedere all’ovodonazione a seguito dell’accertamento e della certificazione della condizione o patologia che causa sterilità o infertilità irreversibile e priva di altre risoluzioni.
È inoltre importante ricordare che, attualmente, in Italia soltanto le coppie di sesso diverso, coniugi o conviventi e di età maggiore di diciotto anni possono richiedere l’accesso alla donazione di ovociti, e che la coppia dovrà essere ancora in età “potenzialmente fertile”. Non esiste un’età-limite precisa e ogni casistica verrà trattata in modo singolo.